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Attacchi informatici Italia: trasporti uno dei settori più colpiti, cresce l’uso dell’Ai

Attacchi informatici Italia: trasporti uno dei settori più colpiti, cresce l’uso dell’Ai

Secondo l’ultimo rapporto CLUSIT, anche nel 2025 l’Italia si conferma uno dei paesi più bersagliati dagli attacchi informatici a livello globale: nei primi sei mesi dell’anno, il nostro Paese è stato destinatario del 10,2% degli attacchi mondiali, con un incremento rispetto al dato già alto del 2024. Questo dato appare ancora più allarmante se confrontato con il peso economico e demografico dell’Italia a livello internazionale, segno di una vulnerabilità strutturale ancora elevata.[1][10]

Difesa sotto attacco e nuove motivazioni degli hacker

Il settore più colpito si riconferma quello della Difesa, che da solo ha assorbito circa il 38% degli attacchi avvenuti tra gennaio e giugno 2025. La crescita è impressionante: il settore ha registrato un incremento degli attacchi superiore al 600% su base annua. Non si tratta soltanto di attacchi a scopo criminale per sottrarre dati o denaro: oltre la metà degli eventi (54%) sono riconducibili a moventi di “hacktivism”, ovvero azioni motivate da obiettivi politici o sociali, mentre il 46% rientra nel classico cybercrime. Altri intenti degli aggressori includono sabotaggio, interruzione di servizi e manovre di compromissione strategica.[10][1]

Chi sono le vittime degli attacchi in Italia?

Oltre alla Difesa, i settori governativo/militare e quello dei trasporti e logistica sono tra i più colpiti, insieme rappresentano quasi il 17% degli attacchi informatici rilevati nel primo semestre 2025. In controtendenza, il settore sanitario mostra una netta diminuzione rispetto all’anno precedente, lasciando spazio a nuovi obiettivi ritenuti più strategici dagli hacker.[1]

L’intelligenza artificiale complica la difesa

Il report segnala un elemento di forte novità: la crescente adozione di tecniche basate sull’intelligenza artificiale da parte degli aggressori informatici. Questa evoluzione, combinata con l’elevata esposizione delle infrastrutture digitali italiane, aumenta i rischi e rende molto più complessa la difesa da attacchi massivi, mirati e sofisticati. L’uso dell’AI da parte degli hacker permette infatti di automatizzare alcune fasi degli attacchi, di sfuggire meglio ai sistemi di difesa tradizionali e di colpire simultaneamente più target.[8][1]

Un quadro che impone più consapevolezza

I dati CLUSIT 2025 ci ricordano quanto sia urgente rafforzare la cultura della sicurezza informatica, sia nel settore pubblico sia tra le imprese. L’Italia, pur registrando progressi, è ancora troppo esposta: investire in formazione, aggiornamento tecnologico e strategie di difesa è non solo necessario, ma vitale per tutelare cittadini, imprese e infrastrutture nevralgiche del Paese.[8][10][1]

 

[1](https://lespresso.it/c/innovazione/2025/11/13/cybersecurity-rapporto-clusit-attacchi-informatici/58188)
[2](https://www.comitel.net/blog/rapporto-clusit-2025-aggiornamento-di-meta-anno/)
[3](https://clusit.it/rapporto-clusit/)
[4](https://connectspa.it/news/rapporto-clusit-2025-i-dati-sulla-cybersecurity-in-italia-e-nel-mondo/)
[5](https://s-mart.biz/report-clusit-2025-cresce-il-numero-di-attacchi-informatici-litalia-tra-i-paesi-piu-colpiti/)
[6](https://cybe.zone/rapporto-clusit-2025-cyber-attacchi-italia-pmi/)
[7](https://www.howdengroup.com/it-it/rapporto-clusit-2025-gli-incidenti-cyber-crescono-ancora-howden-italia)
[8](https://www.longwave.it/articoli/rapporto-clusit-2025-italia-ancora-nel-mirino-degli-hacker-e-lai-cambia-le-regole-del-gioco/)
[9](https://clusit.it/wp-content/uploads/area_stampa/2025/Comunicato_Stampa_Rapporto_Clusit_ottobre_2025.pdf)
[10](https://www.errepinet.it/cybersecurity-2025-le-tendenze-chiave-dal-rapporto-clusit/)

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